Collezionare rettili

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Da alcuni anni si è diffusa una strana moda, quella di collezionare rettili in casa propria. Sembrerà strano, ma accanto al cagnolino o al micino, sono sempre più le persone affezionate a questa tipologia di animali “striscianti”. Ovviamente, non tutti i rettili possono essere tenuti in casa nelle stesse condizioni in cui viviamo noi esseri umani. Immaginiamo ad esempio le iguane o i serpenti, così differenti dall’uomo e poco adatti alle temperature e agli spazi presenti nelle case tradizionali.

Tuttavia, se anche voi avete sviluppato la passione per i rettili, prima di comprarne uno o addirittura di iniziare una vera e prorpria collezione, vi consiglio di informarvi bene sulle tipologie di ambiente in cui il rettile deve vivere, sulle norme di igiene e sulla sicurezza.
Anche l’alimentazione dei serpenti e le accortezze da avere nei confronti di un rettilario sono importantissime. Anche perché, come accade per tutti gli animali, anche nei confronti degli animali a sangue freddo è necessaria la giusta cura e passione.

Tutto quello che c’è da sapere sui rettili

Prima di decidere di collezionare un rettile, è bene sapere alcune cose sulla specie. Normalmente i rettili vengono definiti animali a sangue freddo, perché non sono in grado di controllare la temperatura corporea come fanno i mammiferi ad esempio. Ed è proprio per questa ragione che i rettili come i boa, per autoregolarsi, passano da un ambiente caldo ad uno freddo a seconda del bisogno. Prima di acquistare un rettile, valutate bene l’ambiente in cui lo terrete o rischierete di farlo soffrire.

Un altro aspetto importante da non sottovalutare è l’alimentazione del rettile; alcuni sono erbivori (ad esempio le tartarughe) altri mangiano insetti (come ad esempio le lucertole, i camaleonti…) e infine ci sono i rettili carnivori ( coccodrilli, serpenti…).

Insomma, prima di comprare un rettile pensate a dove lo terrete e cosa dovrà mangiare. Perché fra avere in casa una tartaruga e avere invece un pitone, c’è una bella differenza!
L’impegno richiesto per far sopravvivere i rettili ad un clima a cui non sono abituati è certamente più alto di quello che serve per mantenere in vita un topolino, decisamente più a suo agio con la “vita di città”.

Collezionare rettili: scegliere l’ habitat più adatto

Per garantire al nostro amico rettile, la giusta sopravvivenza è necessario ricreare un ambiente adatto, quanto più vicino al suo habitat naturale. La loro casa ideale è il terrario, che andrà realizzato in tre modi:

  • Verticale, fatto con rami e piante che si estendono verso l’alto;
  • Orizzontale, fatto di rocce e radici;
  • Paludare, con un alto tasso di umidità.

Il terrario in realtà non è altro che il contenitore o la vasca che ospiterà il rettile che vogliamo collezionare; può essere in vetro, plastica, legno o plexiglas. L’importante è che il suo interno sia sempre ben pulito per evitare infestazioni di insetti, che renderebbero difficile la vita del rettile. Anche le dimensioni devono essere adeguate alla grandezza dell’animale, lasciandogli lo spazio necessario per muoversi.

Rettili, l’habitat naturale e i suoi costi

Avere un rettile in casa, significa ricreare il loro habitat naturale per permettergli le migliori condizioni di vita; ciò significa anche assumersi determinate responsabilità etiche ed economiche nei riguardi dell’animale.

Se avete deciso di collezionare più rettili insieme e quindi prevedete una coabitazione, dovete sapere che la vasca che dovrà ospitarli deve avere uno spazio sufficiente affinché gli animali si possano nascondere in quanto i rettili sono fortemente territoriali e la convivenza può essere fonte di stress per loro.

Inoltre la vasca dovrà contenere:

  1. una ciotola d’acqua per mantenere la giusta umidità,
  2. acqua e cibo
  3. una o più lampadine (sempre accese) per garantire il riscaldamento del contenitore;
  4. la giusta ventilazione per il ricambio dell’aria, attraverso barriera d’aria, necessarie anche per tenere pulito l’ambiente da infestazioni varie.
Margherita
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