Hobby della pesca, i migliori consigli per iniziare
È il mestiere più antico del mondo, ma anche uno degli hobby più diffusi. La pesca appassiona così tanto le persone da spingerli a praticarla non soltanto nei mesi estivi. Oggi, in molti sostengono che pescare in mare sia, di fatto, più divertente che nuotare. Lo stimolo della caccia, la pazienza e l’osservazione dell’acqua in cerca dei pesci più notevoli solletica molte persone.
Sono diversi, del resto, i pescatori provetti che, con le loro doti e grazie alle loro passioni, riescono a portare a casa le materie prime ideali per i piatti di mare più succulenti. In ogni caso, il divertimento della pesca non sta nel risultato e molti pescatori lo sanno. È il rituale, la preparazione della canna e la pazienza di cui la pesca necessita ad attrarre maggiormente gli appassionati.
Pescare si rivela, spesso e volentieri, una vera e propria catarsi; il modo migliore per allontanarsi dal caos della città, anche solo per una giornata. In ogni caso, per godere a pieno dell’esperienza occorre maturare un background al riguardo ed è per questa ragione che abbiamo stilato questa guida step by step per chi comincia a pescare e, di conseguenza, a scoprire un nuovo passatempo.
I migliori consigli per la pesca hobbistica: scelta del luogo
La pesca richiede delle fasi di selezione preventiva molto accurata. La prima cosa da fare, infatti, è scegliere il posto ideale dove trascorrere le ore della giornata nel tentativo di catturare qualche pesce. Generalmente, si opta per laghi pubblici, fiumi e stagni. Parlare con altri pescatori o chiedere informazioni nei negozi specifici della zona può essere l’ideale. L’importante, comunque, è non violare le proprietà private per non incorrere in problematiche di matrice legale.
Ovviamente, è fondamentale recarsi nei luoghi in cui ci sono i pesci. Specie quando si è in vacanza bisogna informarsi sul tipo di fauna del luogo. Quando si è al mare, i momenti vuoti sono diversi ed è proprio questo a spingere molte persone verso l’hobby della pesca. Una volta letto un libro, consultato la propria app bingo e riposatisi sotto l’ombrellone, oltre a nuotare c’è davvero poco altro da fare, se non pescare.
Ovviamente, la pesca hobbistica, spesso, trova nella mostra delle prede catturate più ambite e nel gustare il pescato un epilogo trionfale. Per questa ragione, sempre rispettando un’etica nel processo, è bene informarsi riguardo le zone in cui le acque basse e quelle alte si incontrano e, soprattutto nel secondo caso, dove l’acqua sia particolarmente pulita, per non avere problemi come disturbi alimentari a causa di un pesce proveniente da acque contaminate.
Cosa usare per pescare
Innanzitutto, quando la pesca diventa poco più di un semplice hobby è ottenere una licenza di pesca. Solitamente, occorre pagare una tassa e presentare un modulo di richiesta compilato insieme a delle fototessere. Una volta assicuratici di essere in regola coi documenti, potremo procedere con l’acquisto dell’attrezzatura specifica.
Bisognerà, quindi, acquistare la canna e il mulinello adeguati avendo un occhio di riguardo per il prezzo. Per le prime esperienze di pesca ci sarà bisogno di una canna morbida e con mulinello già presente, essendo più semplice da allestire. Fatto questo, bisognerà scegliere una lenza adatta alla lunghezza della canna e al peso delle potenziali prede che potremmo pescare.
Sarà, poi, necessario un set di ami adeguato al resto del kit e al tipo di pesce che si vuole pescare. Ai meno avvezzi è consigliabile chiedere maggiori informazioni in negozio e, infine, un’esca corretta, magari più tipologie, sia vere che finte e fare delle ricerche prima di procedere all’acquisto in modo da scoprire le esche che attirano maggiormente alcuni tipi di pesci. Ovviamente, bisognerà procurarsi un contenitore dove tenere i pesci, magari un secchio o una gabbia.
Procedimento di cattura
Per quanto riguarda la cattura, occorrerà annodare l’amo alla lenza e successivamente, fissare piombini e galleggiante. L’esca all’amo dovrà, poi, essere inserita in modo che non si stacchi e facendo sì che l’esca non ricopra l’intero amo, lasciando la sola punta libera. Fatto questo, si lancia l’amo con un movimento fluido e si attende fino all’aggancio del pesce, dove sarà necessario trascinarlo sollevando la canna verticalmente e riavvolgendo la lenza. Infine, si potrà portare il pesce nel retino e decidere se rilasciarlo oppure portarlo a casa, anche in funzione delle sue dimensioni.
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